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Lago di Lugano

Il lago

Si trova sulla fascia di confine tra la Svizzera (Cantone Ticino) e l’Italia (Regione Lombardia) 46’00’N, 3’30’E, 271 m s.l.m.

Il lago giace in una valle originata dall’erosione fluviale nel periodo Terziario (messiniano), plasmata successivamente dai ghiacci dell’Adda e del Ticino durante l’ultimo periodo glaciale (pleistocene). Il Lago di Lugano è costituito da tre diversi bacini: Il bacino nord (tra Melide e Porlezza), il bacino sud (tra Capolago e Agno), separati dal ponte-diga di Melide costruito in passato su una morena sublacuale ed il piccolo bacino di Ponte Tresa situato in prossimità dell’emissario (fiume Tresa).

I tre bacini presentano caratteristiche morfologiche e idrologiche diverse. Il bacino nord è molto profondo (288 m) con un bacino imbrifero limitato (270 km2) rispetto al volume (4.68 km3); di conseguenza presenta un elevato tempo teorico di ricambio (12.3 anni).

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Il processo di eutrofizzazione iniziato negli anni ’50 ha provocato nelle acque profonde del bacino nord la scomparsa dell’ossigeno e l’aumento della densità salina: lo stato meromittico (acque stratificate) in cui si trova questo bacino ha comportato un sensibile aumento del tempo di permanenza delle acque oltre i 100m di profondità.

Nel bacino sud ed in quello di Ponte Tresa lo stato di ossigenazione risulta precario nella seconda parte dell’anno (< 4 g/m3) già a partire da circa 25 m di profondità e si riduce gradualmente fino a zero nelle vicinanze del fondale. Il clima insubrico e la morfologia del bacino imbrifero, propri della fascia prealpina, conferiscono ai fiumi immissari caratteristiche tipicamente torrentizie.

Anche le acque del lago di Lugano sono utilizzate per il consumo idropotabile, il prelievo ad uso termico e industriale, la balneazione, la pesca professionale e sportiva.

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Per il Lago di Lugano sono state condotte ricerche limnologiche pressoché identiche a quelle svolte per il lago Maggiore, focalizzando l’attenzione sulle prospettive di risanamento, in linea con gli obiettivi di raggiungimento della condizione di mesotrofia, previsto sia dall’Ordinanza federale sulla protezione delle acque (OPAc 1998, all. 2, cfr.13) che dagli obiettivi CIPAIS indicati nel piano d’azione.

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Bacino Nord Bacino Sud Totale
Area del Bacino Imbrifero
(Km 2
)
565,6 565,6 565,6
Area
(Km 2
)
27,5 21,4 48,9
Volume
(Km 3
)
4,7 1,8 6,5
Profondità media
)
171 85 134
Profondità massima
(m
)
288 89 288
Tempo teorico medio di ricambio
(anni
)
11,9 2,3 8,2
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